SHARE

La pandemia da COVID-19, con il perdurare dei necessari provvedimenti di protezione sanitaria nel corso dell’anno scolastico 2020-2021, ha generato un’accentuazione del malessere dei bambini e degli adolescenti.

Bergamo, 4 novembre 2021 – Tale malessere ha avuto un impatto considerevole sulle fasce più vulnerabili della popolazione, e ha determinato un aggravamento ed un’estensione della povertà educativa. Se la riduzione o la sospensione delle attività scolastiche ed extrascolastiche ha comportato per tutti i minori la perdita o l’impoverimento di opportunità di relazione e di socializzazione, di gioco, movimento e sport, della possibilità di abitare ed esplorare il proprio ambiente, di partecipare a contesti educativi con coetanei e con adulti, per gli alunni con disabilità l’isolamento, derivante dalla diminuzione di tempi e luoghi di vicinanza educativa, ha comportato conseguenze ancora più pesanti sul piano delle relazioni e delle autonomie.

Progetti domiciliari dei minori con grave disabilità.

A partire dallo scorso mese di settembre sono riprese sia le attività di assistenza educativa scolastica, sia i progetti domiciliari dei minori con grave disabilità.

Per quanto concerne l’assistenza educativa scolastica, il Comune di Bergamo, con lo stanziamento di oltre 4 milioni di euro, assicura interventi integrati in grado di favorire il raggiungimento dell’autonomia personale e sociale della persona con disabilità, nella prospettiva della costruzione di opportunità in grado di aprire scenari per un progetto di vita.

L’assistente educatore scolastico

Nella scuola la figura dell’assistente educatore scolastico svolge gli interventi finalizzati allo sviluppo “dell’autonomia personale e della comunicazione”. La definizione dell’intervento di assistenza educativa scolastica, da parte del Comune in qualità di titolare del servizio, è parte integrante del PEI – Piano Educativo Individualizzato scolastico, nonché del progetto di vita del bambino e della sua famiglia.

LASCIA UN COMMENTO