La causa della protesta di Coldiretti è da ricercare negli esorbitanti costi legati ai rincari di elettricità e gas e ai prezzi riconosciuti ai produttori che non coprono neppure i costi di produzione.
Bergamo, 18 febbraio 2022 – La Provincia di Bergamo ha aderito, questa mattina, al presidio organizzato da Coldiretti a Bergamo, in Largo Porta Nuova, per porre all’attenzione di cittadini e istituzione le gravi difficoltà che ha il settore agroalimentare.
Fabio Ferrari (nella foto), consigliere delegato alla Montagna, Agricoltura e Agroalimentare della Provincia ha commentato così il malumore degli agricoltori: “La necessità di avere prodotti con prezzi giusti è una questione che agricoltori e allevatori sollevano da tempo. A questo problema ora si è aggiunto il caro bolletta, portando allo estremo delle forze il settore. Proprio per difendere l’economia, il lavoro e il territorio – ha proseguito Ferrari – ci siamo uniti oggi alla protesta di Coldiretti. Con il Pnrr si aprono nuove prospettive che avranno importanti ricadute sul tessuto produttivo: siamo interessati ai bandi che andranno nella direzione di ridurre costi di energia e incentivare la realizzazione di impianti fotovoltaici e di produzione di gas naturale. Stiamo già lavorando in tale direzione, e a breve costituiremo un tavolo con la partecipazione di tutte le associazioni di categoria del settore per coordinare le aziende agricole ai quali offriremo supporto tecnico-amministrativo. Per le aziende agricole più piccole che non hanno la sufficiente autonomia necessaria per soddisfare il funzionamento degli impianti di produzione di gas naturale – ha aggiunto il consigliere – fondamentalmente quelli che si trovano nella aree montane, l’idea è di aiutare lo sviluppo delle comunità energetiche a cui poter conferire i prodotti e ricavare un’economia per aumentare le entrate dei propri bilanci aziendali. Il presidente Pasquale Gandolfi esprime vicinanza e solidarietà a questo settore che risulta essere una delle colonne essenziali della nostra provincia. Spero che la protesta di oggi sia opportunamente ascoltata dal governo, al fine di contribuire attivamente con adeguate politiche di mantenimento di queste fondamentali attività,” ha concluso Fabio Ferrari.