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Lo afferma Alex Galizzi, consigliere regionale della Lega e continua:  “Su sicurezza sforzi insufficienti, manca la volontà politica.”

Bergamo, 28 giugno 2022 – La seguente dichiarazione è stata rilasciata dal consigliere regionale della Lega, Alex Galizzi, dopo l’incontro avuto ieri, nel tardo pomeriggio, con il questore di Bergamo Salvatore Schimera: “Nel novembre 2021 i residenti delle zone limitrofe la stazione avevano presentato una petizione per chiedere maggiore severità nella repressione della criminalità. Dopo otto mesi la situazione è rimasta invariata. Evidentemente manca la volontà politica a farvi fronte – ha spiegato Galizzi -. “Dopo gli ultimi episodi, uno dei quali mi ha visto coinvolto, ho sollecitato iniziative che risolvano il problema e non interventi spot che fatalmente finiscono per diventare irrisori.”

Galizzi ha poi evidenziato come l’area circoscritta delle vie Novelli, Paglia, Bonomelli, Quarenghi, Maglio del Lotto, Malpensata, Mozart, Don Bosco, Furietti, Luzzatti e, poi ancora, Piazza Don Spada e piazzale Marconi rimanga tuttora una ferita aperta per Bergamo.

La risoluzione avanzata in Commissione Antimafia e Legalità con tante mie proposte e votata in primavera in consiglio regionale, prevedeva delle soluzioni pratiche finalizzate tra l’altro a impedire gli assembramenti e l’accesso alla stazione a chi non fosse in possesso di regolare biglietto,” ha proseguito Galizzi.

Mi pare purtroppo che le attività di Polizia Locale e Forze dell’Ordine siano molto al di sotto delle necessità. I rischi, sempre crescenti per chi transita nella zona della stazione vengono purtroppo troppo spesso vissuti come una normalità dove i cittadini sono costretti a fare slalom tra balordi, ubriachi, spacciatori e gentaglia che non ha nulla da perdere ed è disposta a tutto.” Galizzi conclude la sua riflessione evidenziando che nonostante la bellezza che ha l’area antistante l’accesso alla stazione ferroviaria, ovvero piazzale Marconi con l’arredo  (le aiuole) che permettono a parecchia gentaglia di sedersi e guardare i cittadini che transitano monopolizzando il controllo, con vedette e nullafacenti, dediti ad attività di prepotenza o criminalità.”

L’infrastruttura della videosorveglianza nonostante gli ampliamenti lascia ampi spazi non monitorati e monitorati troppo a distanza senza incrociare dettagliatamente le riprese. “Ringrazio comunque il lavoro della Questura e dei nostri uomini della sicurezza, purtroppo richiedendo anche  più agenti su Bergamo, ritengo che i pattugliamenti in loco debbano essere fatti incrociati coprendo il lato destro e sinistro dell’accesso alla stazione ferroviaria oltre a presidi presso l’arrivo della Teb proveniente dalla Valle Seriana, della Valle Brembana ed Imagna oltre che nell’area di arrivo della Valle Seriana che oltretutto di notte diventa il dormitorio ed il bagno pubblico a cielo aperto cittadino.”

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