Il parere di Sergio Piazzolla, responsabile dell’Area Specialistica Igiene e Sicurezza del Lavoro del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS Bergamo.
Bergamo, 30 agosto 2022 – “L’infortunato stava lavorando in altezza tramite l’ausilio di funi, su una parete rocciosa prospiciente una strada comunale di passaggio, per installare una rete paramassi. L’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi per lavori in quota è ammesso in circostanze in cui, secondo la valutazione dei rischi, risulta che il lavoro può essere effettuato in condizioni di sicurezza e l’impiego di un’altra attrezzatura di lavoro non risulta giustificato a causa delle caratteristiche esistenti dei siti che il datore di lavoro non può modificare ( come queste pareti naturali) oppure della breve durata di impiego. Il personale addetto a questo tipo di lavori in quota deve aver frequentato preliminarmente un apposito corso specifico di formazione alla sicurezza ed essere dotato delle attrezzature anticaduta adeguate, ed operare in squadre di 2 o 3 persone, mai da soli. In via generale i lavori temporanei in quota possono essere effettuati soltanto se le condizioni meteorologiche non mettono in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori e devono essere programmati e sorvegliati in modo adeguato, onde poter immediatamente soccorrere il lavoratore collegato alle funi in caso di necessità”.