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Positivo il resoconto 2022 presentato dalla Polizia di Stato sull’attività del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica in Lombardia.

Milano, 4 gennaio 2023 – Nel 2022 la Polizia Postale è stata chiamata a far fronte a continue e sempre più evolute sfide investigative sulle macro-aree di competenza, in particolare, negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture critiche, del financial cybercrime e di quelle relative alleminacce eversivo-terroristiche, riconducibili sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.

Lo sforzo della Polizia Postale e delle Comunicazioni

L’anno 2022 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in danno di minori. Dall’analisi dei dati del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Lombardia, relativi all’anno di riferimento, si registra una diminuzione dei casi trattati. Tale flessione negativa, che è stata riscontrata anche in riferimento al numero delle segnalazioni provenienti da organismi internazionali, attivi nella protezione dei minori in rete, è da attribuire anche alla fine dell’emergenza sanitaria ed alla progressiva ripresa delle attività ordinarie. La diminuzione dei casi trattati nel periodo di riferimento non ha, però, inciso sull’attività di contrasto. Infatti, è pressoché stabile il numero dei soggetti individuati e deferiti per violazioni connesse ad abusi in danno di minori.

Adescamento dei minori online

Nel periodo di riferimento sono stati trattati 72 casi per adescamento online: anche quest’anno la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) è quella più coinvolta in interazioni sessuali tecnomediate (41 rispetto al totale di 72). Continua a preoccupare il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni, trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia. Social network e videogiochi online sono i luoghi di contatto tra minori e adulti, teatro delle interazioni nocive, a riprova ulteriore del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.

La Sextortion

È un fenomeno che di solito colpisce gli adulti in modo violento e subdolo, fa leva su piccole fragilità ed esigenze personali, minacciando, nel giro di qualche click, la tranquillità delle persone. Recentemente le sextortion stanno interessando, sempre più, vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati: la vergogna che i ragazzi provano impedisce loro di chiedere aiuto ai genitori o ai coetanei di fronte ai quali si sentono colpevoli di aver ceduto e di essersi fidati di perfetti e “avvenenti” sconosciuti. La sensazione di sentirsi in trappola che sperimentano le vittime è amplificata spesso dalla difficoltà che hanno nel pagare le somme di denaro richieste. Nel corso dell’anno sono stati trattati in Lombardia 139 casi, la maggior parte dei quali in danno di vittime maschili. In tale contesto si segnala l’operazione svolta dalla Polizia di Stato di Bergamo, che ha portato all’adozione di una misura cautelare in carcere nei confronti di una giovane donna, responsabile di oltre 60 delitti estorsivi nei confronti di altrettanti uomini, nonché al deferimento in stato di libertà di sua madre, complice nell’attività criminosa.

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