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Sfide dell’industria 4.0 al ruolo del capitale umano, economia reale delle imprese e dei territori, relazioni industriali, robotica, formazione scolastica e universitaria, competenze tecniche e umanistiche. Sono questi i temi principali della decima edizione del Festival Città Impresa che si è svolto dal 10 al 12 novembre alla Provincia di Bergamo.

Bergamo, 12 novembre 2017

Dal 2008,ogni anno, il Festival Città Impresa accende i riflettori su Bergamo e il suo Hinterland di tradizione manifatturiera. Anche quest’anno, per l’edizione autunnale, la scelta è caduta su Bergamo, una realtà caratterizzata da una forte presenza di imprese manifatturiere, riconosciuta come una delle capitali della cultura industriale italiana che, come ha precisato nell’incontro odierno, il direttore del Festival Dario Di Vico: “Si distingue per aver posto il tema dell’innovazione e della ricerca con lungimiranza”.

Diversi spazi cittadini ospitano quotidianamente incontri culturale in cui si discute su temi di politica, d’impresa, società civile ed economici di ampio respiro.

Nell’ambito Città Impresa, ieri pomeriggio in via Tasso si è svolti due convegni, il primo dal titolo: “Oltre l’infrastruttura, percorsi di rigenerazione urbana lungo i tracciati del tram”, nel corso del quale sono stati anticipati alcuni dei risultati dello “Studio delle esternalità territoriali generate dall’ipotesi di prolungamento della Linea tramviaria T1 da Albino a Vertova”; un’analisi effettuata dal Raggruppamento di professionisti “Trampiù” su incarico di TEB e che sarà ultimata e consegnata nei prossimi giorni.

Come spiega il titolo, lo Studio non riguarda il progetto del prolungamento della Tramvia bensì gli effetti (le esternalità) che l’ipotesi di prolungamento può generare sul territorio della Valle Seriana (intesa come unità territoriale).

Il Raggruppamento ha analizzato e misurato gli effetti che la Tramvia ha generato nei territori già attraversati (da Bergamo ad Albino) e ha, di conseguenza, cercato di determinare gli effetti che il passaggio della Tramvia stessa potrà produrre sul territorio compreso fra Albino e Vertova.

L’indagine ha riguardato molteplici aspetti – demografia, mobilità della popolazione, trasporti, pianificazione territoriale, valore delle aree, paesaggio, turismo e tempo libero, emissioni in atmosfera, uso e produzione consapevole dell’energia, produzione, commercio, terziario, rete territoriale dei servizi pubblici, possibilità di intercettare finanziamenti e modalità di cattura del valore – e presenta una descrizione del territorio e di tutte le sue sfaccettature. Dalla forma della valle fino alla caratterizzazione delle comunità e del loro radicamento ai luoghi, costruita anche attraverso l’incontro con le Amministrazioni e le associazioni che operano nella valle.

L’anticipazione dei risultati dello Studio sembra dimostrare, non solo un generale potenziale miglioramento della mobilità delle persone e dei tempi di percorrenza, ma anche effetti di contenimento del decremento demografico, un potenziale significativo incremento del valore del patrimonio residenziale, un effetto positivo sulla qualità dell’aria in virtù della diminuzione delle emissioni in atmosfera e anche positivi effetti sulle attività commerciali, sul mercato del turismo e sulla rete dei servizi pubblici.

Il secondo convegno si è svolto attraverso una tavola rotonda, dal titolo: “Bergamo Smart Land, una rete per lo sviluppo sostenibile del territorio” a cui ha preso parte, tra gli altri, Aldo Bonomi del consorzio Aaster.

Il progetto Bergamo Smart Land si è svolto nell’arco di circa tre mesi sul territorio delle aree omogenee in cui è diviso il territorio della provincia di Bergamo, ha coinvolto 62 attori attraverso lo strumento di sei focus group d’area e 12 testimoni privilegiati. L’input che ha spinto la Provincia di Bergamo nell’avviare questo progetto assieme all’attività di animazione e ricerca sul campo, è stato l’aver compreso il complesso rapporto tra il tema dell’innovazione sociale ed economica e quella che si potrebbe definire la questione territoriale.

«Portiamo in questo Festival – ha spiegato Matteo Rossi, presidente della Provincia ( nella foto) – due particolari momenti di riflessione su alcune buone pratiche. La prima è la presentazione dello studio di esternalità sul prolungamento della tramvia della Val Seriana, strumento di rigenerazione urbana e di promozione del territorio. Il secondo – prosegue Rossi – è un confronto con alcuni progetti innovativi che in ambito ambientale, economico e sociale stanno portando avanti alcune delle nostre comunità. Una dimostrazione che la capacità di resilienza sta maturando nei territori. Questa direzione va sostenuta è fatta conoscere, e questo festival è una bella occasione – conclude il presidente – per la quale ringrazio gli organizzatori».

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