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Si è discusso delle maggiori disfunzioni sessuali che affliggono le coppie (Sindrome post Finasteride, Ipogonadismo post doping, DE da psicofarmaci, Dispareunia, Eiaculazione precoce e ritardata), e sul loro approccio diagnostico e terapeutico

Rozzano (MI), 12 novembre 2017

Ieri mattina, presso la sede dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI), ha avuto luogo l’incontro formativo, organizzato dalla SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità), dal titolo “Disfunzioni sessali complesse: approccio diagnostico e terapeutico”, rivolto agli specialisti che operano nel settore delle disfunzioni sessuali.

Nel corso degli interventi si è parlato di disfunzioni sessuali (DS) da abuso di farmaci e relative complicanze nella sfera sessuale. Lanfranchi e Motta hanno aperto l’incontro discutendo sulla sindrome da post finasteride, principio attivo, quest’ultimo, usato principalmente nel trattamento dell’alopecia androgenetica (inibitore dell’enzima 5-alfa reduttasi di tipo II), che converte il testosterone nello steroide androgenico più attivo diidrotestosterone (DHT), ma che può causare nell’uomo riduzione della funzione testicolare che, a sua volta, può indurre alla disfunzione erettile.

E’ stato poi fatto cenno da Pelliccione e Benaglia su un tema molto importante, spesso riportato sulla cronaca nera dei quotidiani, ovvero quello relativo ai disturbi sessuali da ipogonadismo post doping, patologia caratterizzata dalla riduzione della funzione testicolare, causata dall’assunzione di steroidi anabolizzanti, di cui ne fanno molto uso i bodybuilders (culturisti), che comportano il rischio di comparsa di numerosi effetti collaterali. Sono molti gli atleti che sottovalutano la reale pericolosità dell’uso di queste sostanze in quanto alcuni dei possibili effetti nocivi si possono manifestare molto tempo dopo, al termine della loro assunzione, ma nell’immediato, essi non valutano le conseguenze sull’organismo che possano derivare da tali farmaci.

Quali sono le conseguenze derivanti dagli anabolizzanti?

Il primo rischio riguarda la possibilità di soppressione della normale attività gonadica endogena che può causare ipogonadismo di tipo secondario, caratterizzato dalla mancanza di stimolo, a livello ipotalamico, con conseguente perdita della libido, fertilità ed impotenza transitoria. L’assunzione di ormone testosterone genera un feed-back negativo sull’asse HPTA che, di conseguenza, deprime la normale produzione endogena di androgeni. Secondo alcuni studi la fase ipogonadica può durare fino ad oltre 2 anni oltre il termine di assunzione e può arrivare fino alla completa soppressione della funzionalità testicolare.

Cause di DS causate da Psicofarmaci

Il tema della discussione si è poi concentrato sui disturbi sessuali derivanti da assunzione di psicofarmaci come antidepressivi, benzodiazepine, antipsicotici e neurolettici, relazionato da Di Bisceglie e Gualerzi, che possono inibire la normale funzionalità sessuale sia maschile che femminile, a causa di sostanze farmacologiche che interagiscono tra loro. Non poteva mancare il tema sulla Disfunzione erettile refrattaria ai farmaci PDE5i (tipo il sildenafil -Viagra), discusso da Manieri, Chiovato e Pizzocaro. La novità è venuta dalle DS trattate con onde d’urto, proposta da Scalese, e il suo funzionamento accennato da D’Agostino.

DS di coppia

Ribali, Bresciani e Manieri hanno poi parlato di dispareunia (dolore sessuale che la donna avverte durante il rapporto), dovuto principalmente a mancanza di lubrificazione genitale derivante dalla menopausa.

Non è mancato, infine, l’intervento sul tema dell’eiaculazione precoce e ritardata, e cause che le inducono, discusso da Ferrante, Negri e Del Noce.

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