La Guardia di Finanza sequestra a Esselunga più di 47 milioni di euro per frode fiscale.
Milano, 23 giugno 2023 – Operazione della Guardia di Finanza di Milano nei confronti di Esselunga, nella giornata di ieri, a seguito di un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, emesso dalla Procura meneghina, per un importo di 47 milioni di euro.
Secondo la GdF, il colosso della distribuzione italiano, avrebbe stipulato contratti di appalto falsi per la somministrazione di manodopera, con fatture fittizie per un valore di oltre 220 milioni di euro.
Gli indagati di Esselunga
Sono attualmente indagati l’ex direttore finanziario, Stefano Ciolli, e quello attuale, Albino Rocca per frode fiscale. Le Fiamme Gialle sequestrano 102 milioni di euro.
L’inchiesta della GdF coinvolge, oltre a Esselunga, anche 5 consorzi di società che controllavano un grosso numero di cooperative e, fa riferimento, al periodo compreso dal 2016 al 2022.
La frode fiscale
Dalle indagini, condotte dalla della Gdf, è emersa una presunta frode fiscale, da parte di Esselunga, riguardante fatture per operazioni giuridicamente inesistenti e dalla stipula di falsi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo di fatture false, in violazione dell’attuale normativa, per complessivi 221 milioni di euro, più IVA, pari a 47 milioni di euro.
L’accertamento bancario sulle cooperative
Dall’accertamento bancario, condotto dalle Fiamme Gialle milanesi, sulle succitate cooperative è emerso che i soldi destinati a queste ultime finivano all’estero: 1,2 milioni di euro sono transitati attraverso tali cooperative per poi essere destinati a società estere europee. Una parte di soldi, circa 670 mila euro, sono invece finiti in Cina.