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Il Servizio ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) riguarda interventi domiciliari destinati a persone fragili, con necessità di assistenza sanitaria, e/o di assistenza socio-sanitaria integrata.

Bergamo, 8 luglio 2023 – Il Servizio ADI è rivolto a persone che versano in condizioni di fragilità, senza limitazioni di età o di reddito, di non autosufficienza, parziale o totale, di carattere temporaneo o definitivo, con bisogni sanitari e sociosanitari gestibili a domicilio, impossibilitati a deambulare e non trasportabili, con i comuni mezzi, presso i servizi ambulatoriali territoriali, i quali dispongono di una rete familiare di supporto e di una struttura che garantisca la praticabilità dell’assistenza a domicilio.

Assistenza domiciliare a persone in dimissione ospedaliera

Tale servizio garantisce, inoltre, la continuità delle cure e la presa in carico in assistenza domiciliare delle persone in dimissione ospedaliera, o per le quali il Medico di Medicina Generale (MMG) ravvisa la necessità di attivazione dell’ADI, è obiettivo prioritario per il Sistema Sanitario Regionale attraverso la regia di ATS, il concorso delle ASST, delle Strutture private accreditate ed il necessario coinvolgimento del Medico/pediatra di famiglia.

Il progetto di assistenza individuale

La situazione socio/abitativa e i bisogni delle persone da assistere vengono valutati, anche a domicilio nei casi più complessi, dalle équipe operanti nei poli territoriali delle ASST, che predispongono il progetto di assistenza individuale, che dovrà essere tenuto in debito conto, per la pianificazione e l’erogazione delle prestazioni assistenziali, dall’Ente che viene liberamente scelto dalla persona da assistere o dai suoi familiari fra tutti i Soggetti accreditati.

La dichiarazione di Matozzo

Il rafforzamento dei servizi territoriali e di prossimità – dichiara Giuseppe Matozzo (in foto), direttore sociosanitario dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo – è un obiettivo prioritario fissato dal PNRR. Tanto è vero che, in linea con le migliori prassi europee, l’investimento mira ad aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico, entro la metà del 2026, il 10% della popolazione ultrasessantacinquenne. In attuazione della riforma dell’ADI, a partire dall’agosto 2022 – prosegue – gli Enti Erogatori, operanti in ambito di assistenza domiciliare, sono stati riclassificati, secondo nuovi requisiti di accreditamento. In particolare, il territorio della Comunità Montana Valle Brembana, in cui le richieste di attivazione di assistenza domiciliare avanzate dai MMG vengono prontamente soddisfatte, vede ora la disponibilità di 9 Soggetti a contratto con il SSR, accreditati ad operarvi, oltre ad altri 3 Soggetti funzionanti in regime di solvenza. I dati di ATS Bergamo sullo storico dell’erogazione del Servizio – aggiunge Matozzo – evidenziano che, nella stagione estiva 2022, nessuna richiesta di attivazione di ADI è rimasta insoddisfatta, incluse quelle a favore di persone soggiornanti in Valle durante il periodo estivo. Nel secondo semestre 2022 sono state assistite 478 persone nell’Ambito Valle Brembana e 645 in quello Villa d’Almè-Valle Imagna, a significare la presenza sul territorio di una rete di assistenza in linea con le aspettative degli assistiti,” conclude Giuseppe Matozzo.

L’apporto degli infermieri di Famiglia

Un ulteriore potenziamento del sistema allargato delle cure domiciliari viene, ora, garantito dal significativo apporto degliinfermieri di Famiglia, nuove risorse professionali in servizio presso le Case di Comunità ed operanti sul territorio, in stretto raccordo con i Medici e i Pediatri di famiglia.

Entro il prossimo autunno le stesse ASST saranno accreditate per erogare direttamente l’assistenza a domicilio, rafforzando l’offerta territoriale del Sistema dei Servizi.

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