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Nepios (Associazione a Tutela dell’Infanzia Onlus di Bergamo) dona al Papa Giovanni XXIII l’opera di Renzo Nucara “Reperto”, un inno alla rinascita  

Bergamo, 12 luglio 2023 – L’opera d’arte “Reperto”, presentata, oggi, nella Hospital street dell’ospedale di Bergamo, il cui significato vuole essere: “Come un seme che si apre a nuova vita” (Renzo Nucara), è stata donata dall’associazione Nepios onlus all’ospedale cittadino.  

Significato e natura dell’opera

L’opera, 2 metri di altezza per 3 di lunghezza, ricorda la forma di un seme oppure un gigantesco chicco di caffè schiacciato in punta. Si presenta sotto forma di una coppia di semicerchi affusolati, disposti lungo un asse di simmetria rappresentato da un solco. L’opera è realizzata in forex e resine, su cui sono addensati pigmenti e graniglie. L’opera, secondo la visione dell’artista, intende celebrare la rinascita “come un seme che si apre a nuova vita”. 

Il ritorno ad una nuova vita 

La location scelta è tutt’altro che casuale: il reperto si staglia infatti, ben visibile grazie alle sue grandi dimensioni, sulla facciata interna dell’ospedale, nei pressi della Torre 4, dove si trovano le degenze dei reparti che ospitano in ricovero pazienti adulti trapiantati di fegato e di polmone o che hanno subito importanti interventi chirurgici. Per loro il ricovero in ospedale può rappresentare una vera e propria opportunità di ritorno ad una nuova vita.  

“Grazie a Nepios e alla sua Presidente Tullia Vecchi, amica e sostenitrice del Papa Giovanni XXIII che ha scelto di donare alla nostra azienda quest’opera – ha commentato Maria Beatrice Stasi (in foto), direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII – che va ad aggiungersi alle altre opere d’arte contemporanea che custodiamo. Sono opere che simbolicamente abbracciano le 10 mila persone che si stima ogni giorno siano presenti presso l’Ospedale di Bergamo – ha proseguito – tra pazienti, visitatori, volontari, studenti, tirocinanti e operatori che al Papa Giovanni lavorano per dare una risposta qualificata e personalizzata ai bisogni di salute. E grazie a Renzo Nucara che ha condiviso la scelta di esporre quest’opera così densa di significati in questo ospedale,” ha aggiunto Maria Beatrice Stasi.

Renzo Nucara è un artista che dona una o più opere ogni anno a Nepios in occasione della mostra ‘Gli Artisti Bergamaschi per Nepios’ – ha spiegato Tullia Vecchi (in foto), presidente di Nepios – contribuendo, in tal modo, a sostenere i progetti, ormai ventennali, in partnership con la ASST Papa Giovanni XXIII, in particolare a favore della Neuropsichiatria Infantile e del Centro per il Bambino e la Famiglia. È nata un’amicizia e una stima reciproca e, quando Renzo Nucara ha espresso il desiderio di donare a Nepios l’opera ‘Reperto’, subito abbiamo pensato che il luogo giusto per l’opera sarebbe stata la ASST Papa Giovanni – ha continuato – proprio per il profondo significato che rappresenta: un seme che si apre per creare una nuova vita, un monito di speranza per tutti noi e per le persone che si trovano a transitare per diversi motivi nelle corsie dell’ospedale. Un monito di speranza per tutti e anche per quei bambini che hanno cominciato la loro vita in salita, perché nati prematuramente, perché soffrono di disabilità fisiche o cognitive o maltrattati. Crediamo che le famiglie di questi bambini non dovrebbero mai essere lasciate sole – ha aggiunto la presidente – ma dovrebbero trovare fin dai primi sintomi e dubbi risposte sanitarie e psicologiche capaci di curare ferite profonde e limitazioni che spesso li accompagneranno per tutta la vita. I genitori devono affrontare percorsi di cura lunghi, perché questi bambini hanno moltissimi bisogni e non vanno mai lasciati soli e quando questi ultimi hanno un vissuto difficile occorre essere a fianco dei loro figli,” ha concluso Tullia Vecchi.

Nella foto: un primo piano dell’opera “Reperto” di Renzo Nucara.

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