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Open Day della Casa di Comunità di Zogno, un punto di riferimento in Val Brembana per i servizi sanitari, sociosanitari e sociali.

Bergamo, 13 novembre 2023 Sono stati presentati, nel pomeriggio di oggi, con un Open Day aperto alla cittadinanza, i servizi offerti alla Casa di comunità di Zogno attivata lo scorso giugno. L’open day ha avuto luogo nella Sala consiliare del Comune di Zogno alla presenza dei sindaci dell’Ambito, ai rappresentanti delle aziende del sistema sociosanitario provinciale, ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta, alle autorità politiche locali, provinciali e regionali, e ad una rappresentanza del volontariato.  

I partecipanti all’incontro

Ha aperto l’incontro Maria Beatrice Stasi, Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII a cui afferisce la casa di Comunità di Zogno; Selina Fedi, Sindaco di Zogno e Gianbattista Brioschi, Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ASST Papa Giovanni XXIII. A seguire si sono succeduti gli interventi di Laura Arizzi, Presidente Assemblea dei Sindaci del Distretto Val Brembana, Val Imagna e Villa d’Almè; Simonetta Cesa, Direttore socio sanitario dell’ASST Papa Giovanni XXIII; Alessandro Frigeni, Direttore struttura Tecnico e patrimoniale dell’ASST Papa Giovanni XXIII. A portare i saluti di Regione Lombardia è stato Paolo Franco, Assessore alla Casa e Housing sociale. Tra le autorità, presenti i Consiglieri regionali Roberto Anelli, Davide Casati, Jonathan Lobati e Giovanni Malanchini e Fabio Bonzi, Presidente della Comunità Montana Valle Brembana.   

I professionisti che gestiscono i servizi

La presentazione è poi entrata nel dettaglio dei servizi per il cittadino, con una sintetica illustrazione ad opera degli stessi operatori e professionisti che gestiscono i servizi, a partire da Monica Casati, Direttore del Distretto Valle Brembana, Valle Imagna e Villa D’Almè che ha sede direzionale proprio nella Casa di Comunità di Zogno. Hanno preso la parola Tullia Mastropietro, Medico di medicina generale e referente AFT14; Ezio Finazzi, Pediatra di libera scelta e referente AFT PED Valle Brembana, Valle Imagna e Villa D’Almè; Cinzia Prometti, Coordinatrice servizio Infermieri di Famiglia e comunità dell’ASST Papa Giovanni XXIII; Alessandra Magri, Coordinatore infermieristico rete territoriale dell’ASST Papa Giovanni XXIII; Cristina Caldara, Responsabile Processi Socio Assistenziali Territoriali dell’ASST Papa Giovanni XXIII; Simona Barbarossa, Medico del Distretto Valle Brembana, Valle Imagna e Villa D’Almè dell’ASST Papa Giovanni XXIII; Alfio Regazzoni, Responsabile amministrativo del Distretto Valle Brembana, Valle Imagna e Villa D’Almè; Fortunata Santalucia, Responsabile Struttura Interventi in area montana del Distretto Valle Brembana, Valle Imagna e Villa D’Almè dell’ASST Papa Giovanni XXIII; Gianpietro Gregis, Responsabile Struttura Organizzazione Centri Vaccinali; Lucia Bassoli, Direttore Azienda Sociale Speciale Valle Brembana; Maria Teresa Corti, Coordinatore assistente sociale rete territoriale dell’ASST Papa Giovanni XXIII e Riccardo Mazzoleni, Presidente Associazione «Non solo sogni» di Zogno.  

L’open Day è poi entrato nel vivo con il trasferimento dei presenti alla Casa di Comunità per la visita agli spazi e ai servizi presenti nella struttura di Piazza Bortolo Belotti, n. 1.  

Il funzionamento del PUA

È stato illustrato il funzionamento del PUA (Punto Unico di Accesso) e sono stati mostrati i servizi amministrativi, come la scelta e revoca del medico, il rinnovo o rilascio esenzioni e tessere sanitarie, le prenotazioni di visite ed esami, le certificazioni per patente e porto d’armi, e i servizi di assistenza protesica per cittadini disabili e di fornitura presidi in caso di incontinenza, stomie, diabete o altre patologie. Il Servizio degli Infermieri di Famiglia e Comunità, in collaborazione con i medici di assistenza primaria e con le agenzie sociali territoriali e aziendali, è rivolto a persone anziane e malate che vivono sole o senza sostegno adeguato, adulti o bambini con cronicità o fragili, famiglie con problemi di salute mentale e dipendenze, ma anche per tutti coloro che, dopo la dimissione dall’ospedale, necessitano di proseguire terapie, gestire presìdi o porseguire il monitoraggio per la convalescenza. Nell’Ambulatorio Infermieristico Territoriale, attivo da luglio, è presente personale infermieristico esperto per assistenza sanitaria, servizi di monitoraggio dei parametri vitali, educazione sanitaria e informazioni per la cura in autonomia. È necessario prenotare l’appuntamento anche telefonicamente al PUA della Casa di Comunità. È stata infine mostrata la postazione per teleassistenza tra gli Infermieri di Famiglia e gli assistiti e quella di teleconsulto tra i medici di medicina generale e gli specialisti dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, in particolare per l’ambito cardiologico.  

La sede delle cure domiciliari

Una delle novità riguarda la recentissima individuazione della Casa di Comunità di Zogno come sede delle cure domiciliari – polo erogativo distrettuale. L’iter di accreditamento è già concluso. Si attende solo, a brevissimo, l’autorizzazione definitiva in Regione.  

Gli altri servizi

Gli operatori hanno poi ricordato gli altri servizi che fanno capo alla Casa di Comunità di Zogno, attivi al Poliambulatorio di via Polli 5. Oltre al punto prelievi, alla Neuropsichiatria infantile e allo sportello amministrativo, sono attivi i pre-esistenti ambulatori di Neuropsichiatria infantile, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Odontoiatria Tra le novità, l’ambulatorio specialistico di Geriatria, attivato a luglio. È un servizio dedicato a persone di età uguale o superiore ai 65 anni che necessitano di visita per la valutazione dello stato cognitivo, anche in collaborazione con lo psicologo, per compromissione funzionale, instabilità e cadute a terra, malnutrizione, fragilità sociale. È stato inoltre attivato l’ambulatorio di Epato-Gastroenterologia, sia per prime visite che per monitoraggi e controlli a livello territoriale. Anche l’ambito delle Dipendenze ha visto la riattivazione post-pandemica della consulenza del Servizio per le dipendenze (SerD). Per gli ambulatori è necessaria la prescrizione del Medico di medicina generale e la prenotazione al PUA. Le modalità di accesso sono descritte sul sito www.asst-pg23.it 

Tutti i dettagli sui servizi attivi alla Casa di comunità di Zogno sono pubblicati sul sito web dell’ASST Papa Giovanni XXIII nella sezione Servizi territoriali – Case di comunità (https://www.asst-pg23.it/servizi-territoriali/case-comunita) oppure è possibile rivolgersi al Punto Unico di Accesso (PUA), aperto dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14 (tel. 0345.545820 – email: casacomunita.zogno.pua@asst-pg23.it).

LE DICHIARAZIONI

Selina Fedi (in foto), Sindaco di Zogno: “Siamo certi che oggi è una giornata importantissima per tutti noi, poiché la Casa di Comunità è un valore aggiunto, un bene prezioso che va custodito e protetto, sarà un’infrastruttura  presente nel nostro territorio per sostenere maggiormente le necessità sanitarie per gli utenti vallari.”  

Gianbattista Brioschi (in foto), Presidente della Conferenza dei Sindaci ASST Papa Giovanni XXIII: “Come presidente della conferenza dei Sindaci ASST Papa Giovanni XXIII è la quarta sede che presentiamo nel territorio di Bergamo e Valli Brembana e Imagna, dopo Borgo Palazzo in città, e quelle di Sant’Omobono Terme e di Villa d’Almé, oggi quella di Zogno. Credo fortemente in questi poli sanitari territoriali voluti da Regione Lombardia – ha proseguito –  per incrementare la medicina territoriale di prossimità e credo che sia molto importante in questi open day incontrare la cittadinanza mostrare e spiegare a loro l’importanza di avere un punto di riferimento per l’intera valle Brembana e soprattutto spiegare bene quali e quanti servizi sanitari questa casa di comunità di Zogno potrà erogare ai cittadini brembani. Chiudo con la speranza che questa casa della comunità di Zogno non sarà l’unica della valle Brembana – ha aggiunto Brioschi – ma con il sogno di poter aprire uno ‘spoke’ a Piazza Brembana.” 

Maria Beatrice Stasi (in foto), Direttore generale ASST Papa Giovanni XXIII: “Nella Casa di Comunità di Zogno è stato attuato il modello organizzativo che a partire da Borgo Palazzo e via via nelle altre Case di Comunità della ASST Papa Giovanni rappresenta per noi la declinazione dell’integrazione tra i servizi sanitari, sociosanitari e sociali. Abbiamo individuato proprio Zogno come sede della direzione del nostro Distretto Valle Brembana, Valle Imagna e Villa D’Almè come segno tangibile della centralità che questo presidio ha nella nostra organizzazione. Siamo fortemente impegnati a perseguire il nostro modello organizzativo in un clima di confronto costruttivo e costante con tutta la comunità della Valle – ha proseguito – a partire dalle istituzioni locali, fino ai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, ai vari stakeholders e al mondo del volontariato. Con tutti questi soggetti stiamo costruendo un modello pragmatico, che parta dalle reali necessità del territorio e che sia orientato ad offrire risposte concrete e di prossimità. È un modello che abbiamo progettato a lungo, in cui crediamo fortemente e che ora sta trovando applicazione in tutte le Case di Comunità che abbiamo fatto nascere in questi mesi. Per questo ringrazio ancora una volta il Comune di Zogno, la Conferenza dei Sindaci del Distretto e la Conferenza dei Sindaci di tutto il territorio di competenza della nostra azienda. Da subito ci siamo occupati dei ‘contenuti’ delle Case di Comunità – ha aggiunto la d.g. –  ma in parallelo stiamo attuando gli obiettivi del PNRR sui ‘contenitori’. Sono ormai in fase di avvio i cantieri che renderanno i nostri presidi più accoglienti e più sostenibili. Durante i lavori le attività delle Case di Comunità proseguiranno regolarmente secondo il modello che presentiamo anche oggi grazie alla modularità degli interventi che il nostro ufficio tecnico sta organizzando. Desidero ringraziare la Direzione sociosanitaria e il Direttore del Distretto con tutto lo staff e i collaboratori tecnici e amministrativi, perché stanno dimostrando di credere fortemente in questa sfida,” ha concluso Maria Beatrice Stasi. 

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