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Ergastolo per le sorelle Silvia e Paola Zani e per il compagno Mirto Milani. 

Brescia, 7 dicembre 2023 – Laura Ziliani, ex vigilessa di 55 anni, è stata uccisa tra il 7 e l’8 maggio 2021 a Temù (BS). Al processo,  celebrato oggi,  sono state ritenute colpevoli le due figlie e il loro amante, ai quali, è stata inflitta la massima pena. 

La sentenza

La sentenza è stata ergastolo per tutti e tre gli imputati per “omicidio volontario”, aggravato dalla premeditazione e dal rapporto di parentela ascendente. Tre settimane prima dell’omicidio, i tre, avevano messo in atto un tentato omicidio con lesioni aggravate. Quando la madre si era  ripresa l’hanno stordita con dei farmaci “benzodiazepine” (calmanti) iniettati nella torta che i tre avevano preparato per la festa della mamma e l’hanno uccisa tramite asfissia meccanica da soffocamento. Poi nel “conto” c’è  ancora il reato di occultamento di cadavere. 

“un trio criminale”

Il giudice ha definito i tre: “un trio criminale” che avrebbe  pianificato e studiato, nei minimi particolari, il delitto cercando anche di depistare gli inquirenti, con freddezza e determinazione, con l’intento di ereditare i beni della 55enne costituiti, in larga parte, da immobili e terreni.

L’interrogatorio degli inquirenti

Le figlie avevano denunciato alla Polizia del luogo la scomparsa della madre. Alle domande degli inquirenti, le figlie avevano risposto: È uscita per un’escursione, ma non è più tornata a casa fingendo di essere disperate.  

Il ritrovamento del cadavere

Il cadavere della donna è stato ritrovato, tre mesi dopo, nel fiume Oglio, nel posto in cui l’avevano sepolto. Dal referto autoptico è emerso che la donna è morta a causa di asfissia meccanica da soffocamento. Nel mese di settembre del 2021 il Gip del tribunale di Brescia firma l’arresto  dei tre per l’omicidio di Laura Ziliani. 

Le confidenze di Mirto Milani a un compagno di cella

Nel carcere, il compagno delle ragazze, Mirto Milani, si è confidato con il compagno di cella confessando l’omicidio e ammettendo: “abbiamo dovuto farlo per difenderci, era lei che voleva avvelenare noi.”

La decisione finale del tribunale di Brescia

Nel processo di oggi, nonostante i tentativi degli avvocati difensori di diminuire le responsabilità dei tre imputati, il tribunale ha sentenziato l’ergastolo per tutti.

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