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L’opera d ‘arte di Giorgio Pasolini dal titolo: “Bosco” si trova  esposta all’ingresso nel palazzo del Comune di Calcio.

Bergamo, 8 dicembre 2023 – Connessione tra uomo e natura, riciclo, sostenibilità, emotività e spiritualità sono solo alcuni dei temi legati all’installazione dal titolo “Bosco” realizzata dall’artista bergamasco Giorgio Pasolini (in foto). L’opera, una teca di vetro dalle dimensioni di 1 metro di lunghezza per 2 di altezza, si trova ubicata all’ingresso del palazzo del Comune di Calcio, che ha finanziato il progetto. 

L’opera, visibile da tutti i visitatori, sarà inoltre oggetto di una performance artistica il prossimo martedì, 12 dicembre, alle ore 18. In tale occasione verranno gettati piccoli ritagli colorati ricavati da bottiglie di plastica, per creare una cascata di coriandoli multicolori che animeranno l’opera d’arte. Grazie ad una luce che illuminerà dal basso il prisma di vetro, l’opera artistica diverrà fulcro di numerose suggestioni, a ricreare un bosco luminoso, interpretabile in base al punto di vista dello spettatore. 

La fusione tra naturale e artificiale diviene, così, l’emblema della performance, capace di trasformare il riciclo in una opportunità creativa. Come spiega l’artista: “La materia accumulata lungi dal divenire materiale di scarto, viene qui riutilizzata assumendo un’altra valenza, quella di materiale pittorico che, grazie all’effetto ottico delle luci, è come se si smaterializzasse, trasformandosi nello spirito e nell’anima del suo ideatore.

Il progetto è stato realizzato anche grazie alla collaborazione degli istituti scolastici e associazioni che hanno partecipato, come l’Istituto Martiri della Resistenza, Fondazione Giuseppe Vescovi e la Cooperativa Sociale Itaca Il Girasole, che hanno fornito le bottiglie di plastica da cui sono stati ottenuti i ritagli per la performance. 

Critica e curatrice dell’opera sarà la dottoressa Laura Macetti che leggerà un testo introduttivo per spiegare l’opera d’arte “Bosco”.

Un appuntamento davvero importante – prosegue l’autore dell’opera – che avviene esattamente a un anno di distanza dal precedente riempimento della teca/vasca come cerimonia di chiusura di un evento creativo”. L’opera si trasforma, così, in un bosco incantato dove magia, purezza, sacralità e spiritualità si incontrano. Una sorta di altare che invita a meditare e a interpretare la realtà in maniera differente. 

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