Il COE – Associazione Centro Orientamento Educativo, in collaborazione con la Fondazione ISMU, ha concluso le azioni sperimentali di prevenzione al bullismo che hanno coinvolto alcune classi dell’Azienda Bergamasca Formazione (ABF), sede di Bergamo, e l’Istituto Tecnico Commerciale Bortolo Belotti di Bergamo, con 60 ore di formazione, quasi 100 ragazzi coinvolti nella azione diretta e quasi il doppio in quella di restituzione.
Bergamo, 24 novembre 2017
Le azioni formative del COE e ISMU coordinate dalla Provincia di Bergamo, sono state attuate grazie a PRE.ce.DO, il progetto finanziato con fondi europei FAMI (Fondo asilo migrazione e integrazione 2014 -2020) che vede Regione Lombardia capofila, e la Provincia di Bergamo nella rete degli enti aderenti.
Nelle giornate del 17 e del 24 novembre, nelle sedi dei due istituti,sono stati attivati due laboratori, grazie ai quali i ragazzi hanno raccontato le loro esperienze vissute. Nel primo laboratorio, denominato pilota, si è parlato di origini, meccanismi e soluzioni pacifiche ai conflitti generati da comportamenti e atteggiamenti discriminatori nei confronti della diversità culturale ed etnica, nel secondo si è invece discusso sui meccanismi discriminatori, di razzismo e bullismo di matrice xenofoba con la diffusione di materiali multimediali.
I risultati di tale iniziativa sono stati alquanto soddisfacenti, considerato che tra gli obiettivi da raggiungere nella proposta progettuale c’era proprio quella di sensibilizzare i giovani sulla permanenza di stereotipi e pregiudizi nei confronti dei loro coetanei dei paesi del Terzo Mondo, in particolare dei minori, e sulle pratiche di discriminazione, razzismo e bullismo di matrice xenofoba, favorendo la ricerca creativa di soluzioni pacifiche di possibili situazioni conflittuali e promuovendo il riconoscimento, la prevenzione e il contrasto delle “discriminazioni digitali”.
Tanti i prodotti telematici costruiti nei laboratori come video, cartelloni, foto. Interessanti anche le proposte post progetto partite proprio dai ragazzi come laboratori teatrali, creazione di uno spazio nella bacheca, di denuncia di azioni legate al bullismo, la creazione di uno spazio sul sito dell’istituto in cui verranno caricati i prodotti dei laboratori. Adesso si passa all’ultima fase del progetto cioè la partecipazione ad un concorso regionale che coinvolgerà gli studenti nella realizzazione di video promotori di messaggi di prevenzione delle discriminazioni.
«Ancora una volta la collaborazione tra e con gli istituti scolastici – spiega la consigliera delegata all’Istruzione della Provincia di Bergamo Sonia Tiraboschi – nell’ottica comune di costruire insieme risposte concrete contro il bullismo, ha prodotto significativi risultati. Certamente lavorare in rete tra gli enti che hanno finalità preventive ed educative – prosegue la consigliera – è sempre più necessario, soprattutto su temi rilevanti quale è il bullismo ed è l’unico modo per essere incisivi e costruttivi nel realizzare azioni a favore dei nostri ragazzi».
Il filmato che segue contiene il commento di Manuela Pursulma, responsabile del settore educazione del Centro orientamento educativo associazione sul territorio della Valsassina di Milano, che si occupa da oltre 50 anni di promozione del dialogo interculturale soprattutto attraverso il festival del cinema “Si Africa, Asia e America latina”: