Il Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma, dopo un attento monitoraggio della Rete, ha portato all’individuazione di 128 siti web con server in USA, Gran Bretagna, Russia, Ucraina e Malesia che vendevano farmaci illegali. In alcuni casi utilizzati anche pagamenti “Bitcoin”
Roma, 29 novembre 2017
Svelati dalla Guardia di Finanza, specializzata nelle investigazioni tecnologiche ben 128 siti web esteri, situati principalmente in Usa, Gran Bretagna, Russia, Ucraina e Malesia, che effettuavano il commercio online anche in Italia, di farmaci soggetti a prescrizione medica. Oltre cinquanta i siti che vendevano farmaci destinati a risolvere problemi come la disfunzione erettile (Sildenafil, Viagra); una quarantina quelli che proponevano farmaci con composti anabolizzanti (Dianabol, Stanozol, Boldenodrol), usati dai culturisti; c’erano poi quelli che vendevano addirittura farmaci per l’eutanasia (Nembutal, Barbital) e, infine, quelli che consigliavano l’acquisto di farmaci contenenti sostanze oppiacee (Fentanil, Bromadol, Roxicodone). Le Fiamme Gialle hanno anche scoperto che le ditte online davano la possibilità agli acquirenti di effettuare pagamenti in Bitcoin, la valuta virtuale che consente l’effettuazione di transazioni finanziarie in forma anonima. L’operazione del Nucleo Speciale, che si inquadra nel Progetto Pangea di Interpol, effettuata con il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma – Procuratore Aggiunto Dott.ssa Nunzia D’Elia – ha permesso di riscontrare reati previsti dagli agli artt. 112 quater e 147, comma 4 ter del DLgs. 24 aprile 2006, n. 219, puniti con la reclusione da sei mesi a due anni.
Tali norme sanzionano la vendita abusiva al pubblico, di medicinali soggetti a prescrizione medica, attraverso i servizi a distanza della società dell’informazione. I siti web sono stati sottoposti a sequestro preventivo (ex art. 321 c.p.p.) dall’anzidetta Procura della Repubblica di Roma, ponendo fine così la vendita online del succitato materiale. L’acquisto di medicinali al di fuori dei circuiti ufficiali pone in serio rischio la salute degli utilizzatori di tali prodotti poiché non sono certificati dalle strutture sanitarie a ciò deputate e possono risultare alterati o modificati rispetto agli originali, oppure contenenti percentuali di principio attivo non autorizzate nel nostro Paese. Senza dimenticare che tale attività finisce, poi, per finanziare le organizzazioni criminali.