L’Associazione Oncologica Bergamasca dona all’ospedale Papa Giovanni XXIII un ecografo di ultima generazione per il tumore della prostata.
Bergamo, 13 giugno 2023 – L’Ospedale di Bergamo è l’unica struttura pubblica in Regione Lombardia a dotarsi del dispositivo a microultrasuoni, che sarà utilizzato dagli specialisti dell’Urologia per affinare la diagnosi del tumore alla prostata. Da A.O.B., infatti, arriva un altro aiuto concreto per i pazienti oncologici dell’Ospedale di Bergamo.
Un ecografo di ultima generazione
Grazie alla sua elevatissima risoluzione, che sfrutta le onde ad alta frequenza (microultrasuoni), l’ecografo di ultima generazione, in dotazione all’Urologia dell’ASST Papa Giovanni XXIII, permette una miglior definizione del tessuto prostatico e una maggiore possibilità di identificare eventuali lesioni sospette. Lo strumento è già entrato in funzione e sarà utilizzato in affiancamento alla risonanza magnetica per affinare la capacità di diagnosi di tumore alla prostata.
La presentazione dell’ecografo
Alla presentazione dell’ecografo hanno partecipato, per l’Ospedale bergamasco, Francesco Locati, Direttore generale e gli urologi; Luigi Da Pozzo e Marco Roscigno, responsabili della Prostate Cancer Unit. Per l’associazione A.O.B. era presente il Presidente Maurizio Radici.
Le dichiarazioni
“Alcuni studi recenti – spiega Luigi Da Pozzo (in foto), Professore di Urologia all’Università di Milano Bicocca e Direttore dell’Urologia – hanno dimostrato che l’utilizzo di ecografi ad alta risoluzione, in affiancamento alla risonanza magnetica, permette di migliorare la capacità diagnostica realizzando biopsie prostatiche mirate, se necessarie, con maggiore precisione. La cosiddetta ‘biopsia di fusione’, metodica che prevede la fusione delle immagini ottenute dalla risonanza magnetica a quelle in real time prodotte dall’ecografo – continua Da Pozzo – permette così di definire con maggiore precisione il percorso clinico-terapeutico e di effettuare i controlli per i pazienti in follow up”.
“Siamo molto orgogliosi di consegnare all’Ospedale questa nuova strumentazione – sottolinea Maurizio Radici (in foto), Presidente dell’Associazione Oncologica Bergamasca – che permette di essere ancora più efficaci negli screening legati al tumore della prostata. La nostra Associazione è sempre molto attenta alle necessità dell’Ospedale ed è fiera, in questo caso, di poter contribuire a mantenere i livelli di eccellenza e di avanguardia della Prostate Cancer Unit. Approfitto per ringraziare le persone che, anche economicamente – prosegue – ci hanno sostenuto in questo ambizioso progetto, dedicato in particolare alla memoria dell’avv. Alessandro Cicolari”.
“Ringrazio calorosamente l’Associazione Oncologica Bergamasca, i suoi volontari e tutti i sostenitori – commenta Francesco Locati (in foto), Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII – che hanno voluto contribuire a questo ulteriore avanzamento tecnologico per l’attività clinica rivolta al tumore della prostata . Alla luce delle crescenti necessità di diagnosi precoce in ambito prostatico – continua – l’obiettivo del nostro centro è di fornire ai pazienti le metodiche diagnostiche più avanzate, efficaci e sicure disponibili,” conclude Francesco Locati.
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Breve accenno sulla neoplasia prostatica
La neoplasia prostatica è attualmente il tumore solido più frequente nell’uomo. La sua diagnosi è nella maggior parte dei casi incidentale, essendo tale patologia quasi sempre asintomatica. La sua incidenza è maggiore dopo i 50 anni, ma sempre più frequentemente si riscontrano diagnosi già a partire dai 40 anni.