Il ricercatore Vittorio Paris vince un grant Young Independent Research Group e costruisce una rete internazionale con le università di Ghent e Princeton e alcune imprese bergamasche.
Bergamo, 2 dicembre 2024 – Lo scopo del progetto indagare il potenziale della tecnologia di AR nell’edilizia, per il quale lavorano in sinergia col Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate di UniBg, i ricercatori Vittorio Paris e Davide Prati e il Prof. Giuseppe Ruscica, il Department Architecture and Urban Planning della Ghent University e il Department of Civil and Environmental Engineering della Princeton University.
L’obiettivo dello studio
Obiettivo dello studio valutare l’impatto potenziale della tecnologia digitale nel settore delle costruzioni, indagando il ruolo della Realtà Aumentata nel trasferimento di conoscenze tecniche relative a metodi di costruzione complessi e i benefici che può apportare al processo in termini di accuratezza costruttiva, costi e tempi.
Tecniche costruttive complesse
La sperimentazione, attualmente in corso, cercherà di dimostrare come l’adozione della tecnologia di AR possa migliorare la gestione del processo costruttivo, ma, soprattutto, ridurre il tempo necessario per apprendere tecniche costruttive complesse, efficienti e sostenibili, come il sistema di volte sottili sviluppato in Spagna nel XIV secolo e utilizzato fino alla prima metà del XX secolo, che permette la costruzione di gusci in muratura senza impalcature e supporti centrali, tecnica costruttiva che richiede normalmente una formazione decennale. L
Metodi per la costruzione di una volta sottile
Attraverso lo sviluppo di metodologie dedicate e una serie di test comparativi, svolti fisicamente dalle aziende bergamasche, partner, saranno valutati diversi metodi di formazione per la costruzione di una volta sottile. L’assistenza della Realtà Aumentata permetterà alle maestranze, grazie all’utilizzo di visori, di seguire in tempo reale le istruzioni necessarie alle varie fasi di costruzione della struttura proiettate direttamente nell’area di cantiere, facilitando l’apprendimento di conoscenze tecniche. Il progetto si concluderà entro la fine del 2025 con una pubblicazione scientifica che raccoglierà i risultati dell’esperimento.