Gli spazi verdi aderenti al circuito lombardo celebrano un anno di successi e guardano al futuro.
Milano, 8 gennaio 2024 – Bilancio positivo, quello del 2024, per la Rete degli orti botanici della Lombardia, alla quale aderiscono l’Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”; il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio; l’Orto botanico di Brera, l’Orto botanico “Città Studi” e l’Orto botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno (BS), appartenenti all’Università degli Studi di Milano e l’Orto botanico dell’Università di Pavia –, che sfiora quota 400.000 tra visitatori e partecipanti alle iniziative realizzate anche fuori dagli orti.
Il nuovo presidente
L’anno che sta per concludersi ha visto l’insediamento del nuovo presidente della Rete degli orti botanici della Lombardia, Francesco Zonca (in foto), già curatore dell’Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”, che durante il suo mandato mira a rafforzare ulteriormente la collaborazione tra i giardini aderenti al circuito attraverso scambi di esperienze e progetti congiunti.
Il lavoro dei singoli orti botanici
L’Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota” ha avviato un progetto per la realizzazione del Parco delle Api e registrato un grande successo per le mostre “L’Altro Orto Botanico” e “Alberi! 30 Frammenti di Storia d’Italia”. Il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio ha incrementato le visite del 40% grazie a eventi innovativi, tra cui visite guidate, lezioni di ricamo e focus su piante “alcoliche”. l’Orto botanico di Brera, istituito tra il 1774 e il 1775 avvia le celebrazioni dei 250 anni di storia con la mostra “Benessere e veleni dalle piante”, visitabile fino al 1° febbraio 2025. La lunga tradizione in ambito scientifico di questo orto botanico prosegue con un progetto di revisione delle collezioni coltivate nelle sue oltre 60 aiuole. Una prima azione riguarderà la riorganizzazione e l’introduzione di nuove specie lombarde autoctone per consolidare l’attività di conservazione ex-situ. Sul fronte dei visitatori si confermano i numeri dello scorso anno: sono stati oltre 260.000 tra cui studenti, cittadini e turisti italiani e stranieri. L’Orto botanico “Città Studi” ha svolto attività educative per le scuole di ogni ordine e grado e ha avviato una valorizzazione di alcune delle sue collezioni, come quella delle piante tintorie, l’arboreto e la ricostruzione degli habitat. l’Orto botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno ha coinvolto attivamente la comunità locale e rafforzato il legame con le istituzioni, formando un gruppo di 18 volontari. L’orto botanico di Pavia, infine, interessato da importanti lavori di restauro con i fondi PNRR – ormai in fase di ultimazione – che hanno incluso la realizzazione di nuove collezioni e il rifacimento delle Serre di Scopoli, ha organizzato eventi di rilevanza locale e regionale come la Festa di Primavera, quella del Roseto e Horti Aperti. Nonostante sia rimasto aperto solo negli ultimi due weekend di febbraio e per i quattro mesi successivi, l’Orto botanico di Pavia ha comunque registrato più di 7.000 visitatori.
Progetti educativi
Nel 2024 la Rete ha organizzato corsi di formazione per docenti e attività didattiche per le scuole, coinvolgendo oltre 15.000 studenti (dato indicativo, considerato che le classi possono visitare in autonomia gli orti botanici). Per il 2025, l’obiettivo è rafforzare il legame con la comunità e promuovere una sempre maggiore sensibilizzazione verso la sostenibilità.
Per info
Ulteriori dettagli sulle iniziative possono essere consultare sul sito https://www.reteortibotanicilombardia.it/