Incendio del capannone a Genzone: il parere di Giorgio Gori

Sono parecchie le testimonianze dei residenti che hanno visto numerosi camion scaricare rifiuti.

Nonostante le continue segnalazioni dei sindaci locali, non sono stati presi i provvedimenti dovuti

Genzone (PV), 4 dicembre 2017

Incendio ieri in un capannone vicino alla zona abitata di Genzone, nel pavese, lungo la provinciale 31, la cui coltre di fumo si è estesa per buona parte della zona, mettendo in allarme il sindaco Angelo Della Valle che ha raccomandato ai suoi concittadini di chiudere le finestre, uscire fuori solo se necessario e non mangiare verdure prodotte nei loro orti, per pericolo di contaminazione da diossina.

Nonostante il capannone risultasse in disuso, parecchi cittadini del luogo hanno detto di aver visto numerosi camion entrare nel medesimo e scaricare materiale imprecisato. Quello che si è pensato in un primo momento, ossia sulla consistenza del materiale che ha bruciato, è stato poi confermato dai vigili del fuoco: nel rogo si trovavano, in prevalenza, plastica e vecchi pneumatici.

Il Prefetto di Pavia raccomanda: «La popolazione è invitata a rivolgersi ai presidi sanitari per eventuali infiammazioni delle prime vie respiratorie».

Le indagini che in un primo momento avevano escluso l’ipotesi del dolo, adesso, sulla base di nuovi accertamenti dei vigili del fuoco, sembra che l’incendio sia stato di origine antropica. Infatti nel 2017 sono stati ben 13 gli incendi in Lombardia di tale settore economico. Attualmente è in corso da parte dell’A.G. un’indagine basata su possibili nuove strategie messe in atto dalla delinquenza locale.

Nel luogo dell’incendio si è recato anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, nonché candidato alle elezioni regionali della Lombardia, che nel suo sito di facebook, si esprime così:

«Stanotte a Genzone (PV) è scoppiato un grave incendio in un capannone ufficialmente in disuso, dove da mesi venivano abusivamente stoccati rifiuti, prevalentemente di plastica. Il traffico di camion era stato segnalato già da mesi dai sindaci della zona, senza che però siano stati presi provvedimenti. È l’ennesimo episodio in provincia di Pavia – prosegue Giorgio Gori – dopo quelli di Mortara e Sannazzaro, in un territorio in cui la questione ambientale è particolarmente grave. Servono più controlli, e per questo è urgente rafforzare l’Agenzia regionale per l’ambiente, che in questi anni è stata invece oggetto di una riduzione di risorse e di personale. Anche in questo campo è doveroso, conclude il sindaco».