L’usuraio rumeno aveva prestato 3000 euro a un commerciante della bassa bergamasca, in difficoltà economiche, e pretendeva interessi esorbitanti fino alla restituzione della somma lievitata a più della metà
Colto in flagranza di reato, l’usuraio pregiudicato è stato arrestato dalla polizia e condotto presso la casa circondariale di Bergamo
Bergamo 13 gennaio 2018
In data odierna, la Squadra Mobile ha tratto in arresto, in flagranza di reato, un trentanovenne rumeno, pregiudicato, resosi responsabile di usura ed estorsione.
L’indagine ha preso il via dalla denuncia presentata alla locale Questura da un commerciante della “bassa bergamasca” che, lo scorso anno, trovandosi in difficoltà economiche chiese al rumeno un prestito di 3000 euro. Tale prestito gli fu concesso, a patto che, il cittadino bergamasco, in caso di mancato pagamento restituisse un interesse mensile di 600 euro (pari al 20% di quanto prestatogli), fermo restando l’obbligo di restituire, oltre all’interesse, la predetta somma di euro 3000. Lo scorso mese di novembre, il commerciante, in evidente difficoltà finanziarie riusciva a restituire soltanto una prima parte del debito e, per tale ragione, veniva malmenato dal creditore all’interno del suo esercizio commerciale.
Nella prima decade dello scorso mese di dicembre, il debitore riusciva a restituire una ulteriore parte del debito, ricorrendo a un prestito da parte di un congiunto, senza tuttavia che la cosa placasse l’usuraio, il quale minacciava l’artigiano di “rompergli la mano, in modo che non avrebbe più potuto lavorare”. L’usuraio pretendeva dal commerciante, che fino a quel momento era riuscito a restituire 1700 euro, la somma totale di 6100 euro rispetto agli iniziali 3000 concessi in prestito con interessi esorbitanti.
A tal punto, l’artigiano, esasperato si rivolgeva alla Polizia di Stato. All’incontro, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, hanno assistito, tra gli altri, anche agenti della Squadra Mobile predisposti a questo tipo di servizio.
Il pregiudicato, intanto, informava la vittima che, “se avesse conteggiato tutti gli interessi maturati, il debito sarebbe ulteriormente aumentato raggiungendo i 7000 euro”; quindi la minacciava che “sarebbe tornato con due suoi amici e gli avrebbe rotto le gambe”. Così riceveva ulteriori 500 euro.
Una volta intascata la somma di denaro, il rumeno veniva bloccato dai poliziotti, che si erano appostati sul luogo dell’incontro, e tratto in arresto.
Espletate le formalità di rito, l’usuraio veniva condotto presso la casa circondariale di Bergamo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Ancora una volta, la risposta della Polizia di Stato, che ha fatto seguito alla denuncia del commerciante è stata immediata, e decisiva a farlo uscire dal vortice dell’usura.
Pertanto, le forze dell’ordine raccomandano sempre ai cittadini di denunciare eventuali casi di usura o estorsione, facendo riferimento a loro.