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ATS di Bergamo fa sapere di non avere mai disposto la soppressione del cane che, lo scorso 14 gennaio, ha aggredito una bambina di 14 mesi

Bergamo, 19 gennaio 2018 –

L’Agenzia Tutela della Salute, in merito all’aggressione avvenuta il 14 gennaio a Bergamo ai danni di una bambina di 14 mesi, da parte del cane di famiglia, precisa di non avere mai ipotizzato la soppressione dell’animale.

Il cane si trova attualmente in un canile sanitario per il periodo di osservazione sanitaria, prescritto dalla Legge, della durata di 10 giorni, al fine di potere eseguire la profilassi nell’eventuale contagio di rabbia, di cui all’art. 86 del Regolamento di Polizia Veterinari, DPR 8 febbraio 1954, n. 320.

L’animale, inoltre, non è stato sottoposto a sequestro giudiziario. Una volta terminato il periodo di osservazione, la procedura prevede che l’animale rientri nella disponibilità del proprietario che potrà decidere se tenerlo o cederlo.

In ogni caso, il cane potrà essere restituito al legittimo proprietario o affidato a un soggetto giudicato idoneo a detenerlo, in quanto iscritto nel registro dei «cani impegnativi» di Ats Bergamo, e che garantisca un adeguato ed efficace percorso di rieducazione dell’animale.

Esprimendo la più sentita solidarietà alla famiglia della bambina aggredita, Ats ricorda e rinnova la sensibilità e l’attenzione da sempre dimostrata nei confronti del mondo animale precisando, in ogni caso, che nessun veterinario ufficiale di tale Agenzia sanitaria ha mai rilasciato dichiarazioni a terzi in merito alla vicenda in questione.

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