Bilancio triennale e nuove assunzioni: due espressioni che da tempo non si sentivano in via Tasso e che fanno l’effetto della luce in fondo al tunnel
Bergamo, 23 marzo 2018. Per la prima volta dopo 3 anni la Provincia è in grado di approvare un bilancio di previsione triennale 2018 – 2020 e di mettere in campo una seria programmazione che le consente di esercitare appieno il suo ruolo di ente a servizio del territorio.
Oggi è stato presentato ai Consiglieri provinciali e ai Coordinatori della zone omogenee il bilancio provinciale per il triennio 2018-19-20, il primo bilancio pluriennale dall’Amministrazione Rossi.
«La Provincia c’è. C’è stata in questi anni difficili e ci sarà a maggior ragione nella nuova fase che si apre come un punto di riferimento per tutto il territorio ‒ ha dichiara Matteo Rossi, presidente della Provincia ‒. Ora spero e chiedo che il Parlamento metta mano al più presto ai tanti problemi di questa riforma. In questi anni abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo, difendendo la dignità dell’istituzione provinciale attraverso la forza delle idee e dei progetti, e ciò ha reso possibile costruire quella fase costituente che ha portato sul territorio risorse e opere attese da tempo. Ora si torna finalmente a poter programmare anche la quotidianità con il primo bilancio pluriennale che contiene indicazioni e scelte condivise con il territorio e utili a tutta la Bergamasca. La formazione è quella che viene garantita attraverso un investimento di quasi ventisei milioni sulle nostre scuole secondarie dal punto di vista della riqualificazione degli spazi e degli edifici. Questa è una delle competenze fondamentali ‒ ha proseguito Rossi ‒ che ci assegna lo Stato ed, insieme a un’attenta programmazione degli indirizzi scolastici, è ciò su cui il Tavolo per lo sviluppo ci ha chiesto di lavorare. La sicurezza è quella di cui ci parlano le risorse messe stabilmente in bilancio per la campagna “strade sicure”. Lo sviluppo è ciò su cui continueremo a lavorare insieme al territorio, sostenendo le diverse progettualità locali, impegno che sarà possibile realizzare non solo attraverso le risorse messe a disposizione per i diversi progetti, ma anche con il rafforzamento della pianta organica e del personale dedicato ai diversi servizi. Infine, aver predisposto la completa soluzione del debito verso i Comuni per la spese in materia di disabilità che abbiamo ereditato dall’Amministrazione Pirovano, dopo averlo quasi dimezzato in questi anni, è motivo d’orgoglio e una promessa mantenuta. La Provincia torna a essere protagonista ‒ ha concluso il presidente ‒ e il lavoro di progettazione di questi anni può finalmente viaggiare sui binari di un bilancio solido».
L’approvazione del documento è prevista per la metà di aprile. Secondo il segretario generale Antonio Sebastiano Purcaro «il passaggio è cruciale: Possiamo tranquillamente affermare che la Provincia ritorna a vivere, perché il principio della programmazione è il cuore di un ente come questo, e non poter programmare significa in pratica non esistere».
E’ quanto si è verificato negli ultimi 3 anni, quando l’Ente di via Tasso è stato costretto sia ad approvare un bilancio soltanto annuale, sia a farlo negli ultimi mesi dell’anno, a esercizio praticamente chiuso. E se per il 2018 viene sforata di pochi giorni la scadenza del 31 marzo (l’assemblea dei Sindaci è in calendario il prossimo 14 aprile) per gli anni a venire l’obiettivo è ripristinare la tradizione virtuosa che ha contraddistinto l’Ente medesimo nel passato, quella dell’approvazione a dicembre dell’anno precedente.
Assunzioni, opere pubbliche e piano strategico
Nel bilancio di previsione si parla inoltre di nuove assunzioni di personale che consentiranno di inserire nuove forze e professionalità dopo anni di tagli e di blocco del turn over: ad oggi la Provincia conta 388 dipendenti la cui spesa incide sul totale delle spese correnti per il 16%, un dato a dir poco virtuoso.
Per quanto riguarda le opere pubbliche, per il 2018 si prevede un investimento di 9,6 milioni di euro di cui circa 6 per la viabilità e il resto per l’edilizia scolastica.
Sempre in tema di programmazione oggi in Consiglio è stata approvata una modifica allo Statuto che introduce il tema della «pianificazione strategica». Uno strumento che la riforma Delrio prevede esplicitamente per le Città metropolitane, ma di cui anche la Provincia di Bergamo ha ritenuto di dotarsi per il migliore esercizio della propria funzione.
Il piano strategico del territorio provinciale verrà adottato dall’Assemblea dei Sindaci e avrà tre principali funzioni:
a) formulare una visione di lungo periodo, funzionale a definire una strategia in grado di orientare lo sviluppo del territorio nelle sue diverse componenti;
b) configurare, sulla base delle necessarie e appropriate basi conoscitive, gli scenari e determinare gli obiettivi generali di sviluppo della comunità provinciale e le relative condizioni di sostenibilità economico-sociale e territoriale-ambientale;
c) costituire la cornice di riferimento per il finanziamento delle azioni dei Comuni da parte della Provincia.
Piano strategico provinciale
Il piano strategico è dunque un nuovo strumento di programmazione che va ad aggiungersi a quello tradizionale del PTCP – Piano di coordinamento del territorio, la cui riforma è in corso (si prevede l’adozione da parte del Consiglio a settembre). Con la modifica dello Statuto si completa quindi una delle tre grandi funzioni che la Provincia è chiamata ad esercitare nell’interesse della comunità, accanto alle funzioni cosiddette di area vasta (strade, scuole, ambiente) e alle funzioni di supporto ai Comuni (stazione unica appaltante, ufficio unico concorsi, progettazione europea, ufficio unico progettazione, raccolta ed elaborazione dati).