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Quest’anno i posti disponibili convenzionati sono aumentati di ben 45 unità.

Il Comune raggiunge così la quota record di 575 posti disponibili nei nidi comunali, cifra a cui si aggiungono 349 posti di nidi privati accreditati per un totale di 924 posti in tutta la città, a disposizione per la fascia di bambini da 0-3 anni

Bergamo, 18 giugno 2018 – Per quanto riguarda l’offerta di posti per bambini nei nidi d’infanzia, il capoluogo orobico può essere definito un’ “isola felice”, ma la gestione delle risorse, da parte di Regione Lombardia, pone degli interrogativi e delle problematiche. Ma andiamo con ordine.

Aumento dei posti convenzionati nei nidi d’infanzia e nelle scuole

In primo luogo l’offerta del Comune di Bergamo quest’anno aumenta di ben 45 posti per effetto dell’incremento di posti convenzionati (da 20 a 25) disponibili al nido di Redona, nelle nuove sezioni della scuola “Meucci” di Loreto e “Girasoli” di Borgo Santa Caterina e nell’ampliato nido di Loreto.

Il Comune raggiunge così la quota record di 575 posti disponibili nei nidi comunali, cifra a cui si aggiungono i 349 posti dei nidi privati accreditati: il totale dei posti a disposizione per la fascia 0-3 anni è quindi di 924 posti in tutta la città.

I posti disponibili quest’anno sono dunque 337: le domande pervenute sono state 462 (di cui 83 richieste di iscrizione part-time), che hanno generato una lista d’attesa di 140 bambini. Lo scorso anno le domande sono state 420, mentre nel 2016 furono 354.

Da quest’anno sono istituiti 20 posti convenzionati a prezzo calmierato nei 10 nidi privati accreditati della città: una misura importante questa, perché i nidi convenzionati con il Comune, per due anni consecutivi, possono accedere a fondi regionali, per il loro funzionamento e sviluppo.

«Con questo numero – spiega l’assessore all’Istruzione Loredana Poli Bergamo supera l’obiettivo europeo formalizzato qualche anno fa nella “Strategia di Lisbona” di ben due punti percentuali: copriamo infatti il 35% del numero complessivo di bambini tra 0-3 anni che vivono in città (2.594), un risultato che pone Bergamo tra le città virtuose a livello europeo. L’incremento delle domande – prosegue Poli – è figlio della misura Nidi Gratis, che ovviamente fa sì che più genitori desiderino collocare i propri figli all’interno dei nidi infanzia. Si tratta del problema più evidente generato da questa misura regionale non strutturale, ovvero che ogni anno deve essere rifinanziata, non consentendo così una reale programmazione dei posti nei nidi d’infanzia: il meccanismo crea più domanda – conclude – ma non consente così di aumentare i posti per far fronte alle crescenti richieste, allungando le liste d’attesa».

Il Comune ha potuto avviare tale programmazione grazie al finanziamento del piano 0-6 contenuto nel decreto attuativo della legge Buona Scuola del Governo, che ha garantito 579mila euro alla città di Bergamo ovviando a un ulteriore problema, ovvero il fatto che Regione Lombardia ha trasferito solo il 1 giugno scorso i fondi della misura Nidi Gratis relativi ai mesi settembre-febbraio: un ritardo che, anche se non mette in difficoltà il Comune, ha però effetti fortemente negativi sulla gestione dei nidi privati convenzionati, che svolgono un lavoro importantissimo sul territorio.

Le graduatorie provvisorie: ttps://www.comune.bergamo.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=23668

Il commento dell’assessore Loredana Poli.

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