“Arsenico e vecchi merletti”

di Daniela Picciolo

Al teatro Donizetti arriva un classico della comicità teatrale e cinematografica: “Arsenico e vecchi merletti” in programma dall’1 al 7 febbraio a partire dalle 20.30 e interpretato dalle grandiose Anna Maria Guarnieri e Marilù Prati, rispettivamente nei panni delle sorelle Marta e Abby Brewster, con la regia di Geppy Gleijeses. Noto al grande pubblico per la famosa versione cinematografica di Frank Capra, interpretata dall’attore Cary Grant, lo spettacolo di prosa narra la vicenda di due simpatiche vecchiette dell’alta borghesia, che hanno però una strana passione che le accomuna, ovvero quella di avvelenare a propria discrezione chiunque incappi nella loro abitazione per una visita o una semplice chiacchierata, per poi seppellirne il corpo in cantina. Il nipote delle due signorotte, Mortimer Brewster, interpretato da Leandro Amato, di mestiere fa il critico teatrale, e dovrà vedersela con due zie un po’ folli, con un fratello ricercato, con alle spalle numerosi omicidi e con un vecchio zio convinto di essere a giorni alterni il Generale Lee o Theodore Roosvelt. Una tipologia umana molto bizzarra e grottesca da cui scaturiranno una serie di vicende comiche, che coinvolgeranno a loro volta altri personaggi sopra le righe, come l’agente Mulligan, poliziotto con la passione per la scrittura di commedie o ancora il tenente Rooney, che riuscirà a risolvere l’ennesimo giallo in casa Brewster. La mise en scène vuole essere un omaggio alla prima regia teatrale del medesimo spettacolo, di Mario Monicelli, oltre che un omaggio al teatro in sé. Non è un caso infatti che il protagonista, nipote delle due vecchiette, di professione faccia il critico teatrale, talmente critico e severo da smontare ogni sera il dramma che va in scena a teatro, fino a che non si renderà conto che il vero dramma teatrale è quello che si sta svolgendo nella propria famiglia. Il tema della scrittura e della commedia è anche quello che appassiona il sergente Mulligan che nella sua vita, forse, avrebbe preferito fare il drammaturgo al posto del poliziotto, pronto a sfruttare i casi reali sui cui deve indagare per dare vita al suo noir. La realtà che ispira l’arte e l’arte che imita la vita, potremmo azzardare in questo caso. Un grande riconoscimento va infine alle due attrici Anna Maria Guarnieri e Marilù Prati, con alle spalle rispettivamente 88 e 93 primavere, che si sfidano in un duello di battute comiche di fronte ad un pubblico che saprà apprezzare sicuramente anche questa versione teatrale di “Arsenico e vecchi merletti”, in grado di far emozionare come il film di Capra e anche di più.