Francesco Micheli firma la «trilogia popolare» per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

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    2 Ottobre 2018

    Francesco Micheli firma il progetto drammaturgico e regia della “Trilogia Popolare” di Verdi al Teatro del Maggio Musicale nel segno del tricolore.
    A Firenze, dal 13 al 30 settembre, Il trovatore, Rigoletto e La traviata con tre nuove produzioni affidate allo stesso team creativo. Sul podio Fabio Luisi.

     

    Bergamo, 12 settembre 2018 – Si preannuncia estremamente ambizioso e impegnativo il prossimo progetto drammaturgico e registico di Francesco Micheli che, per il Maggio Musicale Fiorentino, mette in scena la nuova produzione di tre capolavori verdiani, Il trovatore, Rigoletto e La traviata: le tre opere debutteranno rispettivamente il 13, il 15 e il 21 settembre, alternandosi fra loro sino al 30 settembre. così da poter offrire al pubblico più occasioni di ascolto consecutive. La cosiddetta “trilogia popolare” viene quindi affidata a un unico team creativo e messa in scena come una vera e propria trilogia, scommettendo sul sentimento e sull’affetto che hanno spinto gli italiani, dal Risorgimento a oggi, a “sentire” queste tre opere come un tutt’uno.
    Sul podio ci sarà sempre Fabio Luisi, le scene sono firmate da Federica Parolini, i costumi da Alessio Rosati, le luci da Daniele Naldi. Nei tre cast, alcuni fra i più importanti interpreti di oggi come Piero Pretti e Massimo Cavalletti in
    Trovatore, Ivan Ayon Rivas e Jessica Nuccio in Rigoletto, Zuzana Markovà nella Traviata.

    “Se Giuseppe Verdi è padre della patria e noi siamo italiani, la sua storia è la storia della mia famiglia, – spiega Francesco Micheli – della nostra famiglia. Il trovatoreRigoletto e La traviatacostituiscono il nostro polittico laico e possono quindi essere viste come un novello tricolore: sarà proprio la bandiera italiana ad accogliere in ogni rappresentazione il pubblico partecipe di questa avventura verdiana. Ogni colore allude a una delle tre opere, caratterizzate ciascuna da una “tinta” peculiare: il rosso fuoco, il rosso passione è la tinta predominante in tutto Il trovatore; il verde è il colore che caratterizza Rigoletto: l’ambiguità, l’invidia, la rabbia sono verdi, il colore che spesso viene attribuito a queste condizioni e stati d’animo. La traviata è certamente il bianco perché è anche il colore della camelia, ma soprattutto perché Violetta ambisce a una purezza e uno status che il pubblico facilmente le riconosce, e molto di più, rispetto agli altri personaggi.
    All’inizio di ognuna delle tre opere il vessillo nostrano si lacera nelle sue tre parti; da quegli strappi si fanno spazio individui sparuti che via via formano una collettività: il popolo italiano. È lui, siamo noi i protagonisti di queste tre opere, attori-spettatori di vicende accadute chissà quando ma che si ripetono quotidianamente e non smetteranno di ripetersi. I grandi pannelli della bandiera iniziale si muovono, roteano, si compongono evocando così gli spazi pubblici e privati, grandiosi e angusti in cui tali esemplari tragedie si consumano. Tali ambienti descrivono un mondo dominato da maschi: tra loro emergono tre donne, eroine poste a modello per noi cittadini postunitari che lottano per affermare loro stesse – Leonora, Gilda, Violetta – e la cui costante familiarità le rende per noi madri, sorelle, cugine, amiche”.

    Dopo queste regie, Francesco Micheli si sposterà a Bergamo per l’edizione 2018 del festival Donizetti Opera di cui è direttore artistico, e che avrà luogo dal 20 novembre al 2 dicembre.
    Francesco Micheli
    Nato a Bergamo nel 1972, laureato in Lettere Moderne, si è diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. La sua carriera professionale si è sviluppata nel tempo secondo un doppio binario: da una parte il percorso come direttore artistico di manifestazioni di rilevanza internazionale, strettamente connesso all’ideazione di progetti innovativi sempre in ambito operistico; dall’altra corre parallela l’attività di regista in Italia e all’estero, senza trascurare l’insegnamento. Dal 2012 al 2017 è stato direttore artistico del Macerata Opera Festival, gloriosa manifestazione nata nel 1921 dentro la cornice superlativa dello Sferisterio: Micheli ha rilanciato l’istituzione riportandola all’originario prestigio internazionale con lusinghieri riscontri di critica e pubblico. Il suo è stato un festival inedito, luogo di ricerca e di eccellenza, nella convinzione che l’opera sia un inestimabile bene comune. Dal dicembre 2014 è direttore artistico della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo dove sta realizzando una profonda rivoluzione prospettica sul ruolo e le opere del compositore orobico, portando nella città natale i valori e le idee che sostanziano il suo progetto artistico; ha fondato due momenti festivalieri cittadini: la Donizetti Night a giugno e il festival Donizetti Opera in autunno in cui vengono eseguiti i lavori più rari del compositore. La creatività di Micheli trova forma anche in una serie di progetti, in collaborazione con diversi teatri, pensati per dare al più vasto pubblico la possibilità di avvicinarsi al mondo operistico. L’attività divulgativa lo ha visto autore e presentatore in ambito televisivo per le reti Sky Classica e Sky Arte nell’ideazione e conduzione di programmi relativi all’opera; conduce una rubrica settimanale su Rai 1. Sul fronte registico, dopo gli inizi in
    As.Li.Co., numerosi i teatri e i Festival nazionali e internazionali per cui Micheli ha firmato la regia di opere sovente rimaste in repertorio, alla Fenice di Venezia, all’Arena di Verona, al Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Massimo di Palermo, al Comunale di Bologna e all’NCPA di Pechino.

    Progetto “Trilogia popolare” – Firenze 2018 – Direttore Fabio Luisi – Regia Francesco Micheli – Regista collaboratore Paola Rota (Il trovatore) – Benedetto Sicca (Rigoletto) Valentino Villa (La traviata) – Assistente regista Erika Natati – Scene Federica Parolini
    Assistente scenografo Eleonora De Leo – Costumi Alessio Rosati – Assistente costumista Giulia Giannino – Light designer Daniele Naldi Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino Maestro del Coro Lorenzo Fratini – Figuranti speciali Irene Barbugli, Elena Barsotti, Daniela D’Argenio, Enrica Gualtieri, Gaia Mazzeranghi, Paolo Arcangeli, Gianni Bertoli, Fabrizio Casagrande, Cristiano Colangelo, Pierangelo Preziosa, Maurao Stagi

    Il trovatore
    13 – 16 – 19 – 22 settembre 2018 – Dramma in quattro atti e otto quadri – Libretto di Salvadore Cammarano e Leone Emanuele Bardare da El Trovador di Antonio García Gutiérrez – Musica di Giuseppe Verdi – Nuovo allestimento di Leonora Jennifer Rowley
    Manrico, Piero Pretti, Conte di Luna, Massimo Cavalletti, Azucena Olesya Petrova, Ferrando Gabriele Sagona, Ines Alessandra Della Croce, Ruiz Gyuseok Jo- Un vecchio zingaro, Nicolò Ayroldi – Un messo Luca Tamani.

    Rigoletto
    15 – 20 – 26 – 29 settembre
    Opera in tre atti – Libretto di Francesco Maria Piave tratto dal dramma
    Le Roi s’amuse di Victor Hugo – Musica di Giuseppe Verdi – Nuovo allestimento – Il Duca di Mantova Iván Ayón Rivas, Rigoletto Yngve Søberg, Gilda Jessica Nuccio, Sparafucile Giorgio Giuseppini, Maddalena Marina, Ogii Giovanna, Giada Frasconi, Il Conte Monterone, Byeong Min Gil, Il Cavaliere Marullo, Min Kim, Matteo Borsa, Gyuseok Jo – Il Conte di Ceprano Adriano Gramigni – La Contessa di Ceprano, Marta Pluda – Un usciere Vito Luciano Roberti – Un paggio Costanza Fontana.

    La traviata
    21 – 23 – 25 – 27 – 30 settembre – Opera in tre atti – Libretto di Francesco Maria Piave, dal dramma La dame aux camélias, di Alexandre Dumas figlio – Musica di Giuseppe Verdi Nuovo allestimento Violetta Valéry, Zuzana Marková, Alfredo Germont, Matteo Lippi, Giorgio Germont, Giuseppe Altomare, Flora Bervoix, Ana Victoria Pitts, Annina Marta Pluda, Gastone Claudio Zazzarro, Il Barone Douphol, Dielli Hoxha, Il Marchese d’Obigny Min Kim, Il Dottor Grenvil Adriano Gramigni, Giuseppe Luca Tamani/Fabrizio Falli, Un domestico Nicolò Ayroldi/Nicola Lisanti, Commissionario Antonio Montesi/Giovanni Mazzei.

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