Giorgio Pasolini, l’artista bergamasco dei bassorilievi retroilluminati

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    12 Dicembre 2019

    Giorgio Pasolini nasce a Bergamo nel 1958, dove inizia a coltivare la sua passione per l’arte attraverso lo studio e l’affinità delle tecniche.

    Per diversi anni sperimenta la tecnica figurativa, raggiungendo ottimi risultati, tanto da inaugurare la sua prima mostra personale alla galleria  “l’Incontro” di Brescia.
    Negli anni Novanta, attraverso nuovi studi e  ricerche, acquisisce una più chiara ” visione ” di sé: nascono così le prime sintesi di paesaggio e le stratificazioni informali.
    Nei primi anni del nuovo millennio sperimenta una nuova tecnica: una serie di bassorilievi retroilluminati dove la luce giunge all’osservatore attraverso schegge di plastica e  cristalli  colorati. “Queste nuove creazioni, tanto intense quanto enigmatiche, costituiscono punto d’arrivo, consapevolezza di una raggiunta maturità espressiva, nuova e meditata percezione psicofisica.”  (F. Bianchi).
    L’artista vive e lavora ​nella bergamasca dove prosegue, giorno dopo giorno, la sua ricerca.

    Abbiamo avvicinato l’artista e gli abbiamo chiesto:

    Come e quando  nasce il suo percorso artistico?

    “Ho dei ricordi ero piccolo e molto attratto da tutto quello che riguardava il disegno  e il colore. mia madre mi spronava forse aveva intuito le mie capacità. ricordo di aver disegnato un pistolero (ho sempre amato quei film) un centinaio di volte. iniziavo dal grande cappello per arrivare agli speroni,  lo sguardo cattivo e le braccia larghe pronte al duello. ricordo una casa di campagna con la scala di legno dritta sul muro e un galletto coloratissimo. attratto dalla carta lucida e dal suo odore ho sempre dato poca importanza alle notizie mentre molta alle immagini”

    Cosa vuole rappresentare con la tua arte? A chi è rivolta?

    “Il mio lavoro rappresenta la mia idea di bellezza, idea non come ideologia e norma di vita,  ma semplicemente il mio gusto estetico.  la mia arte è semplicemente un altro modo di vedere la mia persona. se mi coprissi il volto poche persone mi riconoscerebbero mentre le mie opere anche senza la firma riconducono a me.  voglio che le mie opere esprimano più universalità e meno spiritualità. la mia arte è in vendita e è rivolta a tutti quelli che hanno voglia di comprenderla e apprezzarla.”

    Ha in programma di partecipare a eventuali mostre nei prossimi mesi?

    “In questo periodo sto preparando una installazione nel Comune di Calcio che prevede anche il coinvolgimento delle scuole. per la primavera ho in programma una rassegna “la stagione dell’arte” in versilia per la durata di tutto il 2020 . mentre a maggio  in occasione della settimana della cultura , nelle scuderie del castello oldofredi di calcio una mostra personale mostrerà al pubblico gli ultimi lavori.”

    Da dove nasce l’ispirazione per i suoi quadri e quali sono gli artisti a cui si ispira?

    “Per me è un divertimento fare il mio lavoro, alcuni artisti mi hanno sicuramente influenzato e ispirato posso citare con certezza il pittore mio compaesano ma di una generazione precedente egidio lazzarini  con i suoi lavori materici. in seguito lucio fontana e lo spazialismo . dopo la scuola il surrealismo e la metafisica e molti altri.
    prendo ispirazione dal “mondo” che mi sono costruito (con divertimento ma anche molta fatica) sul mondo che mi circonda.”

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