Open Your Eyes: cinema, identità, sostenibilità e spiritualità chiude in bellezza con gli ultimi due importanti film al Cinema del Borgo

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    20 Febbraio 2019

     

    Giovedì 21 marzo “I Villani” di Daniele De Michele; Giovedì 28 marzo “Any step is a place to practice” e l’incontro con Andrea Loreni, il funambolo dei record che presenta a Bergamo il suo film

     

     

    Giovedì 21marzo ore 21.00

    I VILLANI, regia di Daniele De Michele

    Soggetto e sceneggiatura di Daniele De Michele e Andrea Segre

    Un viaggio nella natura, nella cucina di una volta e nelle nostre origini per guardare al presente con più consapevolezza.

    Il mondo corre in fretta, il rischio è di dimenticare ciò che è stato, di perdere la memoria delle cose. Così I villani vuole essere un viaggio in una realtà che sta scomparendo, quella dei prodotti fatti con le proprie mani, sul tavolo di casa, lontano dalle industrie e dalle loro contraffazioni.

    La cucina regala piatti prelibati, ma dipende soprattutto dalle materie prime. Farina, pomodori, pesce fresco, latte, sono tutti ingredienti che stanno alla base del vivere sano.

    I villani compone alcune storie fatte della stessa pasta: il bisogno viscerale di tornare alla natura, di abbandonare la frenesia di produrre a tutta velocità. “Voglio essere libero. Alzarmi alla mattina e sentirmi felice, perché in mare so di poter fare quello che voglio”, spiegano Santino e Michele sulla loro barca.

    La giornata inizia all’alba. Chi lavora nei campi si prende cura delle piante, chi deve pescare, abbandona la costa. Ognuno sembra non pensare alla fatica, hanno tutti il sorriso in faccia. Si tratta di una passione che viene dal profondo, che alcune persone (non personaggi) raccontano alla macchina da presa in un documentario prezioso, lontanissimo nello stile dai ritmi frenetici delle immagini fatte a uso dei tanti “consumatori”, di merci e di vita.

    I villani è un documentario che nasce dalla splendida verità de L’albero degli zoccoli, dal realismo magico di Padre padrone, che ha anche ispirato Lazzaro felice di Alice Rohrwacher.

    I protagonisti preparano i loro sughi e le pietanze con metodi di altri tempi, che “non potrebbero mai essere accettati dalle aziende che si trovano nei grandi supermercati”. Mangiare, sembra dire il regista Daniele De Michele in questa sua opera molto sincera, non è solo una necessità, ma un modo di esistere. La salute, sia mentale che fisica, è il primo dei valori che dovremmo perseguire. Invece accettiamo di non riflettere, di reprimere i nostri bisogni per omologarci ai ritmi che ci vengono imposti, uccidendo la nostra storia in nome del progresso.

    Giovedì 28 marzo ore 21.00

    proiezione e incontro con Andrea Loreni

    ANY STEP IS A PLACE TO PRACTICE di Avant Post con Andrea Loreni 

    Andrea Loreni, il protagonista di questo docufilm, è un funambolo italiano. Il rapporto con il cavo e il vuoto lo portano nel corso del tempo anche ad una ricerca che unisce corpo, mente e spiritualità e alla meditazione Zen che apprende in Giappone.

    Zen e funambolismo: le due strade di Andrea Loreni per raggiungere l’assoluto. Il funambolo dei record presenta a Bergamo il documentario girato tra Italia e Giappone.

    Sarà il documentario girato tra Italia e Giappone su Andrea Loreni, funambolo torinese specializzato su traversate a grandi altezze, a chiudere il 28 marzo alle ore 21.00 presso ilCineteatro del Borgo di Bergamo la rassegna OpenYourEyes , giunta alla sua quinta edizione, che presenta racconti di uomini e donne alla scoperta della propria identità e di modi di vivere in armonia e rispetto verso gli altri e l’ambiente.

    Any step is a place to practice”, diretto e montato da avant|post, racconta le due strade intraprese dal funambolo Andrea Loreni per raggiungere l’assoluto, vie che si sono simbolicamente e geograficamente unite nell’agosto 2017 con una traversata sopra il lago del tempio Sogen-ji a Okayama in Giappone.

    In un costante viaggio tra Italia e Giappone, il documentario segue il funambolo filosofo durante le sue conferenze sul rapporto tra Zen e funambolismo e durante il suo soggiorno presso il tempio dove, per celebrare il 77esimo compleanno del maestro Shodo Harada Roshi, ha attraversato il lago su un cavo d’acciaio del diametro di 14 mm.

    Il documentario, realizzato anche grazie ad una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Eppela e alla partecipazione del pubblico delle conferenze Zen e funambolismo,analizza il rapporto con il disequilibrio in ogni sua forma. Il disequilibrio e la paura, il cambiamento e lo stare nel qui e ora sono elaborati e accolti attraverso i pensieri del funambolo, i racconti della badessa del tempio e invitano lo spettatore a riflettere sui propri ostacoli.

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